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PIANO REGOLATORE UNIONALE

Cos'è? Il Piano Regolatore Comunale è lo strumento che regola lo sviluppo urbanistico del paese, stabilendo per tutto il territorio comunale le possibili destinazioni urbanistiche e le infrastrutture necessarie. Il primo Piano Regolatore fu introdotto dalla Legge 2359/1865 ed era costituito da due parti: un Piano regolatore edilizio, il cui ambito d'intervento era il perimetro della città esistente, e un Piano d'ampliamento, il cui ambito era il circondario esterno. La Legge Urbanistica Nazionale n.1150 del 17 agosto 1942 ha introdotto un nuovo tipo di Piano Regolatore con una radicale trasformazione delle sue caratteristiche: è denominato P.R.G. (Piano Regolatore Generale) ed è esteso all'intero territorio comunale; E' obbligatorio per comuni più importanti compresi in un elenco redatto dal ministero dei lavori pubblici (funzione che passerà alle Regioni con il D.P.R. n.8 del 1972); Non è direttamente attuativo, necessita di un ulteriore livello di attuazione; non ha scadenza, così facendo si escludono vuoti normativi; Ha veste simbolica, i simboli fanno riferimento alle diverse tipologie di fabbricazione sull'area. Sulla base della normativa urbanistica del 1942 la dottrina è solita distinguere tra zonizzazioni e localizzazioni: Le zonizzazioni indicano la divisione del territorio in aree di carattere omogeneo: esse incidono sul regime giuridico dei beni nel senso che l'edificazione, che secondo la dottrina tradizionale inerisce al diritto di proprietà, è soggetta ad una disciplina di carattere pubblicistico a tutela di interessi generali (regime di altezze, volumi massimi ammissibili in relazione ai lotti edificabili, distanze tra costruzioni e rispetto ai confini ecc.); le localizzazioni si riferiscono alla rete di servizi ed infrastrutture destinate alla generalità dell'utenza: la previsione di nuove strutture dà luogo a vincoli puntuali aventi contenuto sostanzialmente espropriativo.

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